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Riassunto della crisi subprime - del prof. Andrea Crobu ("Legalità e Giustizia", Verona)

martedì 11 novembre 2008.
 

Northern Rock, nazionalizzata 17 febbraio 2008

La prima corsa agli sportelli della storia delle banche britanniche da 150 anni

Solo il 27% dei fondi proviene da depositi dei clienti: ben il 73% proviene da prestiti a breve termine contratti sul mercato finanziario.

Mutui al 120%

Bear Stearns, comprata da J.P.Morgan

16 marzo 2008

Il suo valore è precipitato da 20 miliardi a 236 milioni $

Esposta con i subprime, la Casa Bianca ha dovuto garantire i suoi titoli legati ai mutui per 29 miliardi $.

La Casa Bianca ha garantito il più possibile per evitare lo scatenarsi della reazione a catena, investendo quindi più per evitare il rischio sistemico che quello della singola Bear Stearns.

Fannie Mae e Freddie Mac, commissariate

7 settembre 2008

Titoli legati ai subprime per 5.000 miliardi $, debiti per 1.600 miliardi $

Entrambe agenzie semigovernative, non prestavano direttamente, ma garantivavo i mutui concessi da altri istituti. I loro depositi non sono garantiti dal governo, ma tutti credevano, a ragione, che, essendo due mostri di proporzioni colossali, se avessero mai rischiato il fallimento il governo ci avrebbe messo una pezza. Così è stato.

Merrill Lynch, comprata da Bank of America

14 settembre 2008

Comprata di colpo, dopo un anno di gravi perdite dovute ai subprime

Il fatto passa quasi inosservato a causa delle tragedie finanziarie dei due giorni successive

Lehman Brothers, fallita

15 settembre 2008

Il più grande fallimento della storia: 613 miliardi $ di debiti

Banca d’investimento enorme, ne viene fatta fallire l’holding, ma alcune attività erano ancora sane: Barclays Ban per 250 milioni $ si aggiudica l’attività di investment banking, per 1,5 miliardi $ compra anche alcuni edifici e i centri di elaborazione dati.

Aig, nazionalizzata

16 settembre 2008

La Casa Bianca compra il 79,9% del capitale per 85 miliardi $

Fortemente esposta con i subprime, valutava i suoi titoli da 1,7 a 2 volte il valore di quelli Lehman. All’intervento della Federal reserve aveva già perso il 95% del valore.

Hbos, comprata dai Lloyds di Londra

18 settembre 2008

Più grande fusione bancaria della storia britannica

Hbos era la maggiore banca britannica specializzata in erogazione di mutui ipotecari. Solo il 58% del capitale proveniva dai depositi, il restante 42% dai mercati finanziari.

Bradford & Bingley, nazionalizzata

19 settembre 2008

Banca spezializzata in mutui ipotecari

Costo dell’operazione: 41,3 miliardi £. Tutta la rete di filiali è stata venduta al Banco de Santander

Goldman Sachs e Morgan Stanley, accedono agli aiuti

21 settembre 2008

Cambiano ragione sociale da Investment bank a holding bank per poter accedere agli aiuti della Federal reserve

Hanno dovuto accettare un livello molto più alto di quanto avessero stimato di partecipazione statale. Nella prima fase della crisi, Goldman Sachs era riuscita a contenere le perdite, scommettendo sul ribasso dei titoli nonostante la sua forte esposizione sui derivati legati ai mutui. È stata messa fuori gioco dalla massiccia fuga di investitori dalla borsa.

Washinghton Mutual, amministrazione controllata

25 settembre 2008

Il più grande fallimento bancario della storia americana

Subisce una corsa agli sportelli di 10 giorni nella quale i clienti prelevano 16,7 miliardi $

Fortis, nazionalizzata da Belgio, Olanda e Lussemburgo

28 settembre 2008

Era il principale datore di lavoro privato del Belgio

Costo dell’operazione: 11,2 miliardi €

Giltnir, nazionalizzata il 30 settembre, Landsbanki il 7 ottobre e Kaupthing il 9 ottobre 2008

Terza, seconda e prima banca d’Islanda

Il fatto sancisce la fine dell’economia finanziaria dell’isola, consegnandola nelle mani di un futuro lungamente cupo

Hypo Real Estate, saltato

5 ottobre 2008

Gigante tedesco dei mutui

Costo esorbitante dell’operazione: 50 miliardi €

ANDREA CROBU


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