L’ARCA DELL’ALLEANZA O LA MANGIATOIA DELLA FATTORIA DEGLI ANIMALI?!! "L’infanzia di Gesù" secondo Ratzinger - Benedetto XVI. Una nota di Federico La Sala

martedì 12 febbraio 2013.

E si continuavano a dormire “sonni beati”! Dopo la dichiarazione “Dominus Iesus” circa l’unicità e l’universalità salvifica di Gesù Cristo e della Chiesa (2000), dopo l’enciclica “Deus caritas est” (2006), che proclama la grande “novità” che “Dio è valore”, e la connessa decisione di sottoporre a “copyright tutti gli scritti, i discorsi e le allocuzioni del Papa”, Benedetto XVI, dopo aver tolto la "h" dalla "Charitas" (Amore pieno di grazia) e precisato anche che "Nazaret" si scrive "senza acca" e, infine, che «il calice fu versato per molti», non «per tutti», ha reso pubblico un altro racconto ediphicante sulla vita del suo “Padrone Gesù” (“Dominus Iesus”)!

“Per Natale completata la trilogia”, annuncia trionfante l’Osservatore romano (10.10.2012) e fornisce un’anteprima “del terzo libro di Benedetto XVI su Gesù presentato alla Fiera internazionale del libro di Francoforte”: “L’infanzia di Gesù”. “Da pagina 38 del manoscritto”, con il titolo “Quel bimbo stretto in fasce”, questo il testo che il giornale del Vaticano riprende:

“Maria avvolse il bimbo in fasce. Senza alcun sentimentalismo, possiamo immaginare con quale amore Maria sarà andata incontro alla sua ora, avrà preparato la nascita del suo Figlio. La tradizione delle icone, in base alla teologia dei Padri, ha interpretato mangiatoia e fasce anche teologicamente. Il bimbo strettamente avvolto nelle fasce appare come un rimando anticipato all’ora della sua morte: Egli è fin dall’inizio l’Immolato, come vedremo ancora più dettagliatamente riflettendo sulla parola circa il primogenito.

Così la mangiatoia veniva raffigurata come una sorta di altare. Agostino ha interpretato il significato della mangiatoia con un pensiero che, in un primo momento, appare quasi sconveniente, ma, esaminato più attentamente, contiene invece una profonda verità. La mangiatoia è il luogo in cui gli animali trovano il loro nutrimento.

Ora, però, giace nella mangiatoia Colui che ha indicato se stesso come il vero pane disceso dal cielo - come il vero nutrimento di cui l’uomo ha bisogno per il suo essere persona umana. È il nutrimento che dona all’uomo la vita vera, quella eterna. In questo modo, la mangiatoia diventa un rimando alla mensa di Dio a cui l’uomo è invitato, per ricevere il pane di Dio. Nella povertà della nascita di Gesù si delinea la grande realtà, in cui si attua in modo misterioso la redenzione degli uomini”.

Che a cinquanta anni dall’inizio del Concilio ecumenico Vaticano II non si sappia più né Chi è, né come ne dove sia nato Colui che è stato ed è la Luce delle Genti (“Lumen Gentium”), è più che normale e ‘sacrosanto’ che arrivi un papa teologo e racconti la solita storiella tradizionale del “Signore Gesù” nato ancora e sempre in una “mangiatoia”, “una sorta di altare” per l’Immolato, per il sacrificio del primogenito e che, “prima di ascendere al cielo, affidò ai suoi discepoli il mandato di annunciare il Vangelo al mondo intero e di battezzare tutte le nazioni”(“Dominus Iesus” - Introduzione) e abbia il suo grande successo alla fiera e al mercato di tutto il mondo! E’ un segno dei tempi: la “buona-carestia” avanza e grandi sono gli affari che si possono fare, vendendo a “caro-prezzo” (“caritas”) la grazia (”charis”) di Dio: “l’amministrazione della charity” rende molto, sia in affari sia in termini di domesticamento di liberi esseri umani in “animali”!

Per il papa teologo, infatti, il tempo passa invano: siamo ancora e sempre nella orwelliana “fattoria degli animali” e suo è il comando. Egli è il “grande fratello” e il “Santo padre”, il “Padre nostro”, che guida il suo popolo nel cammino della Storia! Ora, finalmente, la carità è nella verità (“Caritas in veritate”, 2009): “La Luce del mondo”, il libro di Ratzinger - Benedetto XVI (2010) ha scalato le vette delle classifiche: ha avuto uno straordinario successo di vendite e di guadagno con i diritti di autore.

Questa è la ‘bella notizia’ della "mangiatoia", tutto il resto appartiene al passato: l’arca di Noè, l’arca dell’alleanza di Mosè (con i due cherubini e la Legge scritta), l’arca-presepe del messaggio evangelico e di Francesco di Assisi (con i due cherubini - Giuseppe e Maria - e la Legge vivente, Gesù).

“In principio era il Logos” è solo “archeologia”! Oggi, su Piazza San Pietro, sventola il “Logo” del “Dominus Iesus”: “Deus caritas est”!!! Il Terzo Millennio prima di Cristo è già iniziato e il sogno di Ratzinger - Benedetto XVI come quello di Costantino annuncia la sua vittoria: “Forza Signore Gesù”!!!

Federico La Sala (10.10.2012)


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